Dolce porcospino tratto dal quaderno di Giacomina

Giacomina era una signora che tanti anni fa si occupava di cucina per un ristorante alla Selva,le sue ricette sembravano ormai perdute ma ecco spuntare da un vecchio baule ,il suo famoso quaderno.
A dire il vero sul momento avevo l’intenzione di trascrivere le sue ricette per benino, poi ho capito che erano più belle scansionate e pubblicate così .

7 pensieri su “Dolce porcospino tratto dal quaderno di Giacomina

  1. anch’io ho una mia ricetta del porcospino degli anni’60, è diversa non usavo la torta ma i savoiardi, con burro, zucchero, caffè, poi facevo la forma del porcospino, gli aculei con le mandorle tagliate a listarelle e tostate, il musetto e i piedi con metà cioccolatino, gli occhi con i chicchi di caffè, veniva un capolavoro di bellezza e bontà.

      • il mio porcospino (romagnolo) lo faccio come segue:
        2 uova (tuorli)
        2 tazzine di caffè, molto forte
        2 hg. di burro
        2 hg. di zucchero a velo
        1 1/2 hg. di mandorle
        2 1/2hg. di savoiardi
        cognac, amaretto, caffè, latte
        col burro, rossi d’uovo e lo zucchero fare una crema molto fine, ogni tanto aggiungere il caffè (2 tazzine) sbattere bene finchè il composto risulti molto fine. Fatta la crema prendere una ciotola e mettervi dentro cognac e caffè, immergervi i savoiardi e disporli su un vassoio (ovale) in quadrato, dividere poi un savoiardo in 2 parti e metterne un pezzo in cima ed uno in fondo (per musetto e coda) distribuire uno strato di impasto sopra i biscotti con un coltello, finito il cognac e caffè, mettere nella ciotola amaretto e latte e proseguire come sopra, terminato l’impasto, rifinire bene il porcospino immergendo il coltello in acqua fredda e sagomarlo bene. Con i chicchi del caffè fare il musetto e la coda, con i cioccolatini (quelli un pò arrotondati) fare le zampe. Per gli aculei tagliare le mandorle orrizontalmente e dorarle a forno caldo per 15 minuti, disporle sul porcospino. Mettere in frigorifero per diverse ore prima di assaggiare questa delizia.

  2. Mi ricorda tanto la mia infanzia, sulle colline di Brisighella, e la mia amatissima zia Marcella. Lo farò nei prossimi giorni e lo mangerò con una lacrimuccia.
    Grazie Lidia

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