La panna cotta e il menù della seduzione

Quando studiavo a Roma, abitavo insieme ad una mia amica fissatissima con la cucina e con la panna cotta, ne faceva sempre un bidone e non la disponeva nelle coppettine ma la lasciava in una grande ciotola di vetro che posizionava dentro il frigorifero, io che sono sempre stata una grandissima rompipalle, mentre lei andava al gabinetto, mi precipitavo con il cucchiaio in mano, mettevo la testa dentro il frigorifero e mangiavo tutta la panna cotta che riuscivo a mettere in bocca in 3 minuti, lei se ne accorgeva sempre troppo tardi e si arrabbiava da morire.
una volta non mi ha parlato per una settimana intera, perché a causa mia, (così continua a sostenere lei) le avevo fatto sfumare l’amore della sua vita, il tale si chiamava Renato ed era un tipo un po’ ghiaccino, biondo slavato, alto e con un passato da fotomodello per fotoromanzi, che già la dice tutta, avendo esaurito tutte le armi di seduzione in suo possesso, la mia amica, provò a farlo capitolare con le sue doti culinarie e quindi con la panna cotta.
Cercai inutilmente di spiegarle che gli uomini fanno anche a meno della panna cotta e che semmai preferiscono un paio di calze autoreggenti ma lei non mi ascoltò e si mise ai fornelli.
Quando arrivò il fatidico momento di servire il dolce, con ribrezzo si accorsero che proprio nel centro della ciotola, c’era come una buca scavata da un animale vorace, che naturalmente ero io e non l’assaggiarono nemmeno.
Renato non la chiamò più e lei la panna cotta decise di cancellarla dai suoi menù d’amore.

La ricetta comunque è la seguente

Ingredienti
colla di pesce 3 fogli, 6 gr
500 ml di panna freschissima
un baccello di vaniglia
100 gr di zucchero

In una ciotola mettete dell’acqua insieme ai fogli di colla per alcuni minuti, intanto in un pentolino, riscaldate la panna con lo zucchero e la bacca di vaniglia tagliata longitudinalmente, strizzate i fogli e immergeteli nel composto, con una frusta, fate sciogliere bene la colla di pesce.
Prima che il composto, raggiunga l’ebollizione, togliete il baccello e versate con un ramaiolo la panna nelle coppette.
Lasciate in frigo 5 ore, al momento di servire, se avete utilizzato le formine in alluminio, fateci un buchino sotto con uno stuzzicadenti e la panna cotta scivolerà sul piattino, se invece avete utilizzato altri stampini, metteteli per alcuni secondi in acqua calda, velocemente sennò si scioglie tutto e rovesciate.
Per la salsa, ho sciolto una tavoletta di cioccolato con due cucchiai di latte a bagno maria

Ricetta e fotografia Cinzia Bardelli 

Un pensiero su “La panna cotta e il menù della seduzione

  1. Come vedi mi sono ricordata e leggendo qua e là mi sono divertita un mondo…qualche ricetta la provo a cominciare dalla composta di cipolle rosse, quell’aggiunta di aceto balsamico mi intriga…
    Alla prossima, da ora in poi ti tengo d’occhio….

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